venerdì 31 gennaio 2014

L'Esplosione del Rock 'n' Roll nel 1954

E infine, nel 1954... vi fu l'esplosione del Rock 'n' Roll.

Infatti, se la Musica di cui ci siamo occupati nei Post precedenti aveva in sé il germe di grandi cambiamenti, fu solo nel 1954 che il Rock 'n' Roll deflagrò, nella forma che oggi conosciamo.

Nel giro di pochi mesi tutto cambiò e...

Una generazione di adolescenti bianchi si trovò per la prima volta esposta a suoni, testi e modelli che semplicemente non conosceva.

Il Rhythm & Blues -che fece da traghetto tra lo Swing e il Rock 'n' Roll- era una musica suonata esclusivamente da neri.

E solo pochi bianchi si sintonizzavano sulle radio locali che la trasmettevano ed entravano nei negozi in cui i dischi R & B venivano venduti.

Ora, invece, una nuova musica -non più esclusivamente di matrice nera- entrava prepotentemente nelle case di tutti i ragazzini americani bianchi.

Due furono le canzoni che possiamo considerare l'emblema di questa invasione: Shake, Rattle and Roll di Bill Haley e That's All Right Mama di Elvis Presley.

Non a caso, entrambe sono cover di due pezzi che già circolavano nella versione originale di Big Joe Turner e Big Boy Crudup.

Avremo modo, in futuro, di tornare su questo concetto di "cover", che in molti casi fu sinonimo di furto e di royalties non pagate agli artisti neri.

Per ora, ci limitiamo a riproporvi la versione bianca di questi due pezzi, invitandovi a immaginare la carica dirompente che 60 anni fa essi poterono avere nelle famiglie americane!




lunedì 27 gennaio 2014

Il 1945: Un Anno di Svolta

Tra le possibili date di nascita simboliche del Rock 'n' Roll, che vi abbiamo anticipato in un Post precedente, il 1945 ricopre certamente un ruolo particolarmente importante.

Infatti, in quell'anno confluirono molti fattori favorevoli per la creazione di un nuovo genere musicale.

1) Lo Swing da qualche tempo aveva perso la propria carica innovativa e spesso si limitava a riproporre temi già ampiamente esplorati.

2) La carenza di materia prima per la produzione di dischi e lo sciopero in sala d'incisione del sindacato dei musicisti avevano rivoluzionato la scena musicale, dando spazio a forze più fresche.

3) Lo spostamento di grandi masse di lavoratori neri verso le fabbriche della West Coast, impegnate nello sforzo bellico, aveva creato nuove possibilità economiche e nuove esigenze di divertimento.

4) Le Big Band si trovavano in difficoltà, sia perché molti musicisti erano partiti per la guerra, sia perché le nuove condizioni di vita non sempre permettevano di sostenere i costi onerosi che esse comportavano.

5) Al loro posto, si andavano diffondendo piccoli Combo di 6-8 elementi, che si sforzavano di produrre lo stesso volume di suono delle Big Band, a volte utilizzando la chitarra -ora elettrificata- non più come semplice accompagnamento ritmico, ma come strumento solista.

6) Gli implacabili riff boogie di Albert Ammons & Co. avevano contribuito a creare una Musica più incalzante e viscerale: probabilmente meno sofisticata, ma certamente di maggiore impatto per chi voleva lasciarsi alle spalle il dramma della guerra.

7) Nuove e piccole case discografiche indipendenti erano pronte a intercettare tutte queste nuove tendenze e a tentare il colpo grosso, cercando di azzeccare quel pezzo che nel giro di poche settimane avrebbe permesso lauti guadagni.

Come esempio di alcuni di questi cambiamenti, vi proponiamo il chitarrista T-Bone Walker con l'Orchestra di Marl Young in Sail On Boogie, un pezzo in cui vecchio e nuovo convivono e testimoniano di un clima musicale in grande trasformazione.


lunedì 20 gennaio 2014

Pete Johnson e Big Joe Turner: "Roll 'Em Pete", 1938

L'impatto che il pianista Pete Johnson e lo shouter Joe Turner ebbero sul pubblico bianco del concerto "From Spirituals to Swing"  permise a questa formidabile coppia di ottenere un contratto discografico con la Vocalion.

E così, dopo solo una settimana dalla loro travolgente esibizione alla Carnegie Hall di New York, Pete Johnson e Joe Turner registrarono questo "Roll 'Em, Pete", che per anni sarà il loro cavallo di battaglia.

Si tratta di una versione del famoso tema "Roll 'em, boy, let 'em jump for joy" e il vigore con cui Pete pompa al piano e Big Joe declama i versi testimonia della grande Musica che in quegli anni si suonava a Kansas City.

In questo pezzo, un beat più solido dà un nuovo vigore alla tradizionale struttura armonica del Blues a 12 battute, l'incalzare della mano sinistra e di riff classici del Boogie Woogie sostiene l'energia della voce e una particolare carica erotica emerge nei contenuti e nella forma,: il risultato è qualcosa di nuovo, che si allontana dai pezzi swing che dominarono in quel concerto.

Per vostra comodità, vi riportiamo la trascrizione di alcuni versi, destinati a diventare standard anche in registrazioni successive di pezzi differenti di Big Joe Turner:

I got a gal, she lives up on the hill
I got a gal, she lives up on the hill
This woman's tryin' to quit me, Lord, but I love her still
She's got eyes like diamonds, they shine like Klondike gold
She's got eyes like diamonds, they shine like Klondike gold
Every time she loves me, she sends my mellow soul
You're so beautiful, you've got to die someday
You're so beautiful, you've got to die someday
All I want's a little loving, just before you pass away
Pretty baby, I'm goin' away and leave you by yourself
Pretty baby, I'm goin' away and leave you by yourself
You've mistreated me, now you can mistreat somebody else


sabato 18 gennaio 2014

I concerti "From Spirituals to Swing", New York 1938 e 1939

Nel Post precedente, vi abbiamo parlato del concerto From Spirituals to Swing, tenutosi alla Carnegie Hall di New York il 23 Dicembre 1938.

Questo Concerto fu voluto da John Hammond e ancora oggi viene considerato di un'importanza storica, perché portò alla ribalta generi musicali, che sino ad allora non erano particolarmente conosciuti dal pubblico bianco.

Infatti, sebbene sia probabilmente esagerata la definizione data da Hammond nella presentazione della Serata ("la musica che nessuno conosce"), certamente allora solo pochi appassionati bianchi -come, ad esempio, i ballerini jitterbugs- apprezzavano Spirituals, Blues, Jazz e Swing.

E un numero di persone ancora minore aveva avuto occasione di ascoltare il Boogie Woogie Piano.

La Musica proposta fu di ottimo livello e, ancora ai nostri giorni, risulta varia, godibile e capace di suscitare forti reazioni.

L'anno successivo si tenne un secondo concerto. Anche questa volta il successo fu notevole, ma probabilmente l'effetto magico del Natale '38 era passato e così anche l'entusiasmo del pubblico fu meno caloroso.

Di questi due Eventi, oggi ci resta un'ottima edizione in 3 CD, che ha un posto privilegiato tra i nostri dischi preferiti.

Se, però, ancora non la possedete e siete interessati a cercarla, sappiate che non la si trova più a buon mercato e su Amazon è in vendita a poco meno di 200 Euro...



giovedì 16 gennaio 2014

La mostra "Rock 'n' Roll 39-59", Parigi 2007

Nel 2007 si tenne a Parigi -organizzata dalla Fondation Cartier Pour l'Art Contemporain- un'importante Mostra dal titolo "Rock 'n' Roll 39-59".

Da questo Evento, nacque anche un corposo volume, che in oltre 400 pagine ripercorre un ventennio che ha rivoluzionato la Musica e non solo.
Particolarmente interessante per noi è il fatto che, in questo progetto culturale, la simbolica data di nascita del Rock 'n' Roll sia anticipata al 1939.

Nell'intervista iniziale, il curatore A. D. Perrin spiega di aver scelto quell'anno per due motivi:

1) A livello generale, il forte impatto avuto dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale in Europa.

2) A un livello più specifico, gli effetti del concerto From Spirituals To Swing, tenutosi alla Carnegie Hall di New York il 23 Dicembre 1938: questo concerto per la prima volta fece conoscere al grande pubblico il Boogie Woogie di Albert Ammons (ma, aggiungerei, anche di Pete Johnson e Meade Lux Lewis, oltre che la potenza canora e lo stile urlato di Big Joe Turner).

Condivido questa analisi e penso che sì, l'anno che vide diffondersi i ritmi incalzanti del Boogie Woogie Piano possa essere considerato, se non proprio come l'anno in cui nacque il Rock 'n' Roll, almeno come l'anno in cui venne gettato qualche seme, che poi giunse in seguito a maturazione.

Di quello storico Concerto, ora vi proponiamo That's All e -guarda caso...- Rock Me, con Albert Ammons al piano e Rosetta Tharpe alla chitarra e voce. Mentre lo ascoltate, ricordatevi che erano i giorni di Natale del 1938 e che aspetti musicali oggi ampiamente acquisiti, allora erano profondamente innovativi.



martedì 14 gennaio 2014

Gli Anni del Rock 'n' Roll

I generi musicali si evolvono e, attraverso piccoli mutamenti continui, sfociano in qualcosa di nuovo, che a un certo punto ha bisogno di un neologismo per essere individuato e descritto.

Così -sebbene vi sia un filo rosso che attraversa Gospel, Blues, Ragtime, Charleston, Jazz, Dixieland, Swing, Boogie Woogie, Jive, Rhythm & Blues, Rock 'n' Roll, Hillbilly Boogie, Rockabilly etc., ognuno di questi generi ha caratteristiche specifiche, che lo rendono diverso da tutti gli altri, anche se spesso confinante con essi.

Pertanto, appare arduo -se non forse impossibile- individuare l'anno di nascita del Rock 'n' Roll, anche se in molti si sono cimentati in questa impresa. Anzi, alcuni hanno addirittura cercato di individuare il primo disco R 'n' R!

Fatta questa premessa e in linea del tutto generale, si possono comunque proporre tre differenti anni di nascita del Rock 'n' Roll, a seconda di quanto sia  sottile la griglia che si intende applicare: il 1939, il 1945 e il 1954.

Per quanto riguarda, invece, il momento in cui il Rock 'n' Roll propriamente detto ha esaurito la propria carica innovativa, il compito è più facile.

Infatti, sebbene alcune analisi estendano questo momento sino ai primi Anni '60, mi pare più realistico individuare il 1959 come l'anno in cui  giunsero a maturazione alcuni aspetti musicali -e di costume- che provocarono una netta frattura con il passato.

Nei prossimi Post, esploreremo proprio gli Anni del Rock 'n' Roll, con l'ausilio di alcuni esempi musicali.

Non ci porremo, però, l'obiettivo di creare divisioni, ma anzi, cercheremo di dimostrare che la Musica può unire, al di là dei gusti personali.

Per ora, vi proponiamo Who Threw The Whyskey in The Well, con l'Orchestra di Lucky Millinder e la voce di Wynonie Harris.

Il pezzo uscì nel 1945 e in esso Gospel e Swing tendono chiaramente verso qualcosa di nuovo. Buon ascolto!