domenica 26 ottobre 2014

Sun 255: "Ten Cats Down" e "Finders Keepers" di The Miller Sisters

La storia della Sun Records è anche la storia di tanti Artisti che avrebbero potuto sfondare e, invece, rimasero al palo.

Fu questo il caso, ad esempio, delle Miller Sisters, che -nonostante possedessero buone doti canore- non riuscirono ad avere il successo che si sarebbero meritate e così -dopo alcune incisioni sfortunate- ritornarono da Sam Phillips solo come coriste per altri cantanti.

"Ten Cats Down" -il primo pezzo che vi presentiamo oggi- è un bel rock 'n' roll, particolarmente brillante, mentre "Finders Keepers"  è una struggente ballata ma, purtroppo, nessuno dei due riuscì a suscitare interesse, oltre il limitato mercato locale.

E questo fu uno dei crucci di Sam Phillips, che alle due cantanti -in realtà non sorelle, ma cognate- aveva creduto e nel cui successo fortemente confidava.

Complessivamente, tra il 1955 e il '57 le Miller Sisters parteciparono a cinque sedute di registrazione per la Sun Records e incisero tredici pezzi con il proprio nome, tra i quali venne scelto il materiale per tre singoli.

Jo e Millie in seguito si separarono e si persero di vista per decenni, ma -grazie all'interessamento della Bear Family e alla complicità di alcune loro figlie- nel 2013 riuscirono finalmente a ritrovarsi.

E non in un luogo qualunque, ma...

In una cerimonia ufficiale alla Rock 'n' Roll Hall of Fame!

Durante la quale, ricevettero un meritato riconoscimento per il loro ruolo di Artiste della Sun Records!




domenica 19 ottobre 2014

Sun 250: "Ubangi Stomp" di Warren Smith

E' interessante il lavoro di preparazione di questo Blog, perché ci permette non solo di rivisitare alcuni brani storici, ma anche di rivivere il clima in cui essi vennero registrati.

In particolare, buona parte dei pezzi usciti per la serie 250 della Sun Records furono incisioni di artisti che nei mesi precedenti avevano debuttato alla corte di Sam Phillips con buon successo e che ora si trovavano alla loro seconda o terza prova.

Ad esempio, vi abbiamo già parlato di Warren Smith e della sua vita disastrata, in un post dedicato a "Rock 'n' Roll Ruby".

Warren ritornò al 706 di Union Ave. per incidere un brano che oggi verrebbe forse bollato come politicamente scorretto, per come propone alcuni stereotipi sugli Africani, ipotizzando una lingua comune tra essi e gli Indiani d'America, ma...

In realtà, a noi Ubangi Stomp pare un canto d'amore un po' ingenuo per una cultura diversa e godereccia, che un marinaio giramondo decide di abbracciare.

E così, mentre la nave salpa, questo marinaio continua a lasciarsi trascinare dal ritmo festaiolo a cui si era abbandonato

"Then the captain said son, we gotta go
I said that's all right, you go right ahead
I'm gonna Ubangi Stomp 'till I roll over dead."

Tra l'altro, voler vedere contenuti razzisti in un disco uscito presso la Sun Records -l'etichetta che probabilmente, con la Chess, più contribuì a far conoscere tra i bianchi la Musica una volta catalogata come "race"- ci sembra leggermente esagerato.

Certo, erano tempi diversi e il razzismo a metà degli Anni '50 dilagava negli Stati del Sud e molti musicisti bianchi ne avvertivano il fascino, ma le sue manifestazioni peggiori vanno ricercate altrove e non in una simpatica canzoncina, il cui ritmo ancor oggi mette allegria e voglia di muoversi.

In un mondo ormai disumanizzato, forse a tutti farebbe bene un pizzico di Ubangi Stomp, vissuto con Ubangi Style!

"Well I looked up the chief, he invited me in
He said, a heep big jam session's 'bout to begin
He handed me a tom-tom, I picked up that beat
That crazy thing sent shivers to my feet
I rocked and I rolled and I skipped with a smile
I done the Ubangy Stomp, Ubangy Style"

Per gli appassionati degli sviluppi successivi della musica Rockabilly, aggiungiamo una versione Live da parte degli Stray Cats, che testimonia l'importanza che questo brano ha avuto anche dopo la morte di Warren Smith.



domenica 12 ottobre 2014

Sun 247: "Read Headed Woman" e "We Wanna Boogie" di Sonny Burgess

E' impressionante costatare come, nel giro di pochi mesi del 1956, passarono nella sala di registrazione della Sun Records alcuni tra i maggiori esponenti della musica rock 'n' roll e rockabilly.

Oggi vi presentiamo il debutto discografico di Sonny Burgess, un artista bianco di grande energia.

Infatti, durante l'ascolto di "Read Headed Woman" e "We Wanna Boogie" è impossibile restare fermi e si viene coinvolti nella sarabanda che Sonny e i suoi ragazzi riescono a mettere in piedi.

A differenza di altri Musicisti transitati per la Sun Records, Sonny Burgess non ebbe come amore iniziale il Country, bensì il Rhythm & Blues.

E influssi R&B sono facilmente ritrovabili in questo suo esordio, in cui a volte la voce pare prendere il timbro di un sax tenore e conta più per il suo suono, che per le parole pronunciate.

A un certo momento, sembrò che Sonny Burgess fosse sul punto di sfondare nel mercato discografico, ma quando egli si rese conto dei propri limiti -almeno sul piano commerciale- non se la prese più di tanto e iniziò una nuova professione come venditore.

Anche questa è una particolarità del simpatico Sonny, che nei suoi brani cantò una vita wild, ma nella realtà trascorse una tranquilla esistenza, nella sicurezza della propria famiglia.

Con il ritorno dell'interesse per la musica rockabilly, Sonny Burgess ha ricominciato a calcare le scene e -dopo aver avuto diversi e importanti riconoscimenti- è ancora attivo nel panorama contemporaneo.

Una testimonianza positiva delle soddisfazioni che, anche in tarda età. può avere un Musicista che in gioventù non sia caduto nella trappola dell'autodistruzione.

domenica 5 ottobre 2014

Sun 245: "Trouble Bound" e "Rock with me Baby" di Billy Riley

Vi abbiamo già parlato qui di Billy Riley, quando vi abbiamo proposto la sua versione di "Red Hot" del 1957 e vi abbiamo raccontato alcune sue traversie umane e professionali.

Oggi torniamo indietro di qualche mese -al Maggio del '56- e vi presentiamo "Trouble Bound" e "Rock with me Baby".

"Trouble Bound" -inciso presso lo WMPS Studio- impressionò particolarmente Sam Phillips, al punto che a Billy Riley venne chiesto di registrare velocemente la flip side "Rock with me Baby".

Billy Riley divenne in seguito famoso per la sua versatilità e per il sapersi adeguare in sala d'incisione, come turnista,  a differenti generi musicali e...

Questa sua capacità già risulta evidente nel suo destreggiarsi tra due brani dalle caratteristiche differenti, che possiamo trovare in questo suo disco d'esordio.

Infatti, "Trouble Bound" è un Blues per certi versi ipnotico, cui batteria e chitarra acustica forniscono una particolare base ritmica, mentre...

"Rock with me Baby" è un tipico pezzo Rockabilly, che -per ritmo, fraseggio della chitarra e testo- contiene molti aspetti tipici del vocabolario di  questo genere

Anche nel caso di Billy Riley, come di tanti altri Musicisti transitati per la Sun Records, a noi resta la tristezza, nel vedere come una forte vitalità prese strade autodistruttive...

Che impedirono quei risultati positivi, sul piano personale e musicale, a cui questo mezzosangue indiano avrebbe potuto ambire.